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24 mar 2011

Nube radioattiva in Italia?




La nube sprigionatasi in seguito al malfunzionamento dell’impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima, colpita dallo tsunami dell’ 11 Marzo, sta facendo aumentare considerevolmente il tasso di radioattività ambientale su diverse aree del Giappone, portando alla contaminazione di colture, cibi e persino dell’acqua.

Ma è giustificato l’allarme mediatico in merito all’arrivo della nube radioattiva sul nostro Paese?

Ebbene, in primo luogo va chiarito che gran parte delle sostanze fuoruscite dalla centrale sono state rilasciate in seguito ad esplosioni di gas naturali (quali ad esempio l’idrogeno). Si tratta dunque di composti chimici che, essendo venuti a contatto con elementi radioattivi del “nocciolo” ne sono stati contaminati. E’ più scarsa, invece, la presenza di nuclei radiogenici, quelli responsabili di attività radioattiva diretta (sono stati rilevati alcuni radionuclidi, come lo xenon 133 in particolare, che però ha un tempo di dimezzamento di poco più di 5 giorni).

In seconda analisi, va aggiunto che la colonna di gas non possiede una spinta ascensionale così intensa da raggiungere la parte più alta della troposfera, ove sono presenti le forti correnti occidentali in grado di sospingere la nube per parecchie migliaia di chilometri in pochi giorni (Jet Stream), ma limita il suo raggio d’azione ai primi 1500 m di quota.

In ogni caso, ammesso che la nube radioattiva, grazie all’energica azione delle Correnti a Getto, riesca a sconfinare nell’alta troposfera, mettersi in moto da Ovest verso Est, attraversare il Pacifico, l’intero nord America per poi investire l’Atlantico e raggiungere l’Europa, dopo questo estenuante viaggio la sua concentrazione si rivelerebbe piuttosto bassa, a causa della notevole dispersione che la stessa subirebbe in seguito ai successivi moti verticali, orizzontali, di natura turbolenta, ai quali sarebbe sottoposta.

Tra oggi e domani, solo qualche isolata ed innocua particella potrà interessare i cieli siciliani, ben protetti peraltro dallo scudo anticiclonico, eretto dell’alta pressione sub-tropicale che in queste ore si sta approfondendo sul Mediterraneo.

Possiamo concludere, quindi, sostenendo che una massa d’aria di lontane origini giapponesi sta raggiungendo il Mediterraneo, ma non una nube radioattiva. Le nostre rilevazioni confermeranno che la radioattività presente nell’aria non sarà superiore a quella naturale, tecnicamente chiamata “di fondo”, dovuta ai raggi cosmici. Di conseguenza, non bassi, bensì nulli, i rischi per la popolazione siciliana.

fonte CentroMeteoSiciliano

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