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Stazione Meteo Adrano. Dati 29 dicembre 2014. Temp. max 8.1° min. 2.2°. Vento: Raff. Max 40.2 km/h NO; Raff. min. 6.8 Km/h NO. Tot. Pioggia 10.5 mm.

26 nov 2011

Da Genova a Messina, le differenze di un'Italia flagellata.

Il video che vi proponiamo è stato pubblicato qualche giorno fa da repubblica.it
Numerose e diverse sono state le reazioni e le critiche. Noi non lo presentiamo come un video contro o pro- sicilia. Lasciamo che ciascuno di voi si faccia un'idea.

23 nov 2011

Ultima Ora

10:39 -Saponara, salva 24enne dispersa

Recuperata nel fango dai pompieri

E' stata salvata la 24enne data prima per dispersa e poi tra le vittime della frana di Saponara, nel Messinese. La ragazza e una donna di 50 anni sono state recuperate dai vigili del fuoco all'interno di un'abitazione, con il fango che arrivava loro al collo. Il bilancio ufficiale della tragedia è di tre morti. (TGCOM)

09:00 - ALLUVIONE NEL MESSINESE QUATTRO VITTIME NELLA FRANA

(AGI) - Palermo, 23 nov. - Sono quattro le vittime della frana che a causa del maltempo ha investito ieri Saponara, in provincia diMessina. Nella notte e' stato recuperato il corpo di una donna di 24 anni, mentre in precedenza erano stati ritrovati i resti di un bambino di 10 anni, di un uomo di 50 anni, Luigi Valla, e di suo figlio Giuseppe,20 anni.

Secondo quanto si apprende dalla Protezione civile, non si cercano dispersi. Si era parlato nella serata di ieri di due persone che mancavano all'appello, ma col passare delle ore si e' chiarito che si tratta di due delle vittime accertate. La frana ha investito la frazione di Scarcelli, e ha travolto le case.

Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare tra il fango e le macerie. Resta difficile la situazione della viabilita' non solo in quella zona ma nell'intera provincia dove da ieri e' sospesa anche la circolazione ferroviaria.

Quella appena trascorsa e' stata una notte terribile, iniziata con il ritrovamento del corpo del bambino che e' stato travolto dal fango e dalla terra che si sono staccate dalla montagna a causa della forte pioggia, mentre si trovava in casa con la madre. La donna si e' salvata. Si sono invece spente a notte fonda le speranze si trovare in vita Luigi e Giuseppe Valla, padre e figlio che fin dalle prime ore della serata risultavano dispersi dopo che era stata salvata la moglie e madre dei due. I loro corpi sono stati recuperati dai soccorritori che per tutta la notte hanno lavorato scavando tra il fango ed i detriti. Poi e' affiorato il quarto cadavere, quello della giovane donna.

Intanto la pioggia sembra aver dato una tregua. Questa mattina un timido sole ha fatto capolino tre le nuvole, anche se l'allerta meteo rimane. I nubifragi hanno causato l'esondazione del torrente Longano, che ha allagato Barcellona Pozzo di Gotto, e prodotto smottamenti che hanno bloccato l'autostrada e la statale 113 Messina-Palermo, molte strade provinciali e la ferrovia.

Alluvione nel Messinese, ma i TG nazionali fanno finta di nulla!


Nei giorni scorsi siamo stati testimoni delle terribili immagini che tutti i media nazionali hanno trasmesso in maniera quasi ininterotta da Genova, la quale ha ricevuto l'attenzione che meritava in seguito alla devastante alluvione che ha portato morte e distruzione.

Siamo rimasti attoniti davanti a quelle immagini e da Italiani abbiamo sofferto come se a perdere tutto fossimo noi in prima persona.

E così dopo qualche ora è partito il solito Tam-Tam dedito a raccolte fondi per le famiglie alluvionate e tutti noi abbiamo fatto quello che potevamo donando ciò che rientrava nelle nostre possibilità.

22\11\2011, parte del Messinese tirrenico viene colpito da pesanti piogge, Milazzo e Barcellona le zone più colpite, cadono quasi 400mm di pioggia in poche ore, i torrenti esondano, i terreni franano, crollano i ponti, centinaia di famiglie rimangono bloccate a causa dei vasti allagamenti, a Milazzo si allaga l'ospedale, le città vengono isolate a causa della chiusura del tratto autostradale reso impraticabile dagli allagamenti.....i video e le immagini che giungono dalle zone colpite parlano chiaro, si tratta di una vera e propria alluvione, le macchine vengono trascinate via dall'impeto delle acque e le persone impaurite si rifugiano nei piani alti delle case.

Ma i TG nazionali cosa hanno detto in proposito?

NULLA, assoluto silenzio, chi ne parla si limita a dare la notizia quasi nei titoli di coda, altri non accennano a nulla, dove è finita la solidarietà? gran parte d'Italia non è a conoscenza di quello che è accaduto oggi nel Messinese...esistono davvero Italiani di serie B?

Cosa sarebbe accaduto se tutto ciò si fosse verificato a Milano, Torino, Roma? Per giorni abbiamo seguito in maniera ossessiva la piena del Po, i giornalisti contavano persino i millimetri della piena, esagerando solo per fomentare un allarme che poi si è rivelato infondato, ma poi ignorano totalmente la notizia quando gli eventi accadono al sud.

Credo che siate d'accordo con noi quando l'unica parola che ci viene in mente è "VERGOGNA".

Ogni giorno siti di informazione meteorologica e scientifica come questo, che operano al sud, combattono contro questa ostilità dettata da silenzi inaccettabili, ignoranza e disinformazione dei media nazionali, speriamo quantomeno che il nostro sforzo per dare voce ad una Sicilia (e ad un sud) sempre più spesso dimenticata sia apprezzato.

Grazie.


Condividiamo in pieno questo articolo pubblicato sul sito http://www.meteoleontinoi.com

22 nov 2011

Speciale Maltempo Messinese. 22/11/2011

Arrivano dal web le terribili immagini dalle zone che oggi sono state colpite dal maltempo.


BARCELLONA POZZO DI GOTTO (CLICCA QUI PER VEDERE VIDEO e ALTRE FOTO)

TORRENTE LONGANO + CROLLO PONTE (Barcellona Pozzo di Gotto) CLICCA QUI PER LE ALTRE FOTO





MESSINESE TIRRENICO E IONICO SOTTO NUBIFRAGI

Dalla mezzanotte di oggi (22 novembre) ad ora, autentici muri d'acqua hanno investito il messinese. Riportiamo alcuni dati.

Castroreale 350mm (versante tirrenico)

Francavilla 167mm (versante ionico)

Barcellona 110mm (versante tirrenico)

Antillo 107 mm (versante ionico)

Milazzo 100 mm (versante tirrenico)

Dati aggiornati alle 14:24.

Milazzo 22/11/2011






Foto di Gabriele Giardina
Video da YouReporter

Barcellona Pozzo di Gotto. 22/11/2011


CLICCA PER INGRANDIRE


Foto di Giacomo Rizitano (Forum MeteoSicilia)


Video di CItizenReportr (YouReporter)

Barcellona Pozzo di Gotto. 22/11/2011


Foto Esondazione Longano (clicca sulla foto per ingrandire)





Giacomo Rizitano (Forum MeteoSicilia)

9 nov 2011

MOSTRI AUTORIGENERANTI

Riportiamo un ottimo articolo (preso dal web) che ci spiega con semplicità cosa sono i temporali autorigeneranti.

A prima vista il titolo sembrerebbe poco adatto ad un pezzo di meteorologia e si direbbe più consono al "giornalismo spazzatura", quello del sensazionalismo a tutti i costi.
In questo caso, però, l'espressione non è usata a sproposito, perché i "temporali autorigeneranti", che imperversano per ore ed ore su una stessa area scaricando centinaia di millimetri di pioggia e causando danni e talvolta vittime, sono da considerarsi in tutto e per tutto dei mostri.
Non si sta parlando, sia chiaro, di normali temporali, magari anche intensi, che sfogano con grande coreografia la loro violenza esaurendo ben presto il "carburante", ma di fenomeni estremi che molto raramente visitano l'area alpina e che sono comunque poco frequenti in generale. Una serie di enormi autorigeneranti si sono potuti osservare per esempio tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre 2009 tra Libia, Tunisia e l'Italia meridionale; uno di essi ha portato morte e distruzione in Sicilia.
Perché il temporale (possiamo anche parlare di "cella" temporalesca) autorigenerante si possa formare vi sono precisi "requisiti" da rispettare, il più importante dei quali è la presenza di grandi masse d'acqua relativamente calde; per questo difficilmente si potranno osservare autorigeneranti sulle zone alpine.
In effetti questi fenomeni hanno bisogno di enormi quantità di energia per mantenersi attivi, energia che si presenta in gran quantità sul mare sotto forma di vapore e di disponibilità di calore. Si è osservato addirittura che la loro formazione è più frequente in corrispondenza delle "secche", ovvero delle zone di mare basso e conseguentemente più caldo: ampie secche si trovano al largo della costa livornese, nel Canale d'Otranto e nello Stretto di Sicilia.
Ma esistono altre condizioni, senza le quali l'autorigenerante non ha luogo: una di queste è l'instabilità dell'atmosfera, dovuta alla presenza di aria più fredda sopra aria più calda. Questa situazione è, appunto, instabile, in quanto l'aria calda è più leggera e tenderà a salire, a raffreddarsi e quindi a generare formazioni nuvolose. Da sottolineare che se l'aria in quota oltre che fredda è anche molto secca, la condensazione (e dunque la liberazione di calore, che genera ulteriore spinta verso l'alto) verrà ancor più agevolata.
A completare il mostro deve intervenire un terzo fattore, la presenza di un forte getto in quota. Alle latitudini intermedie ed ad un'altitudine di circa 12-15 km (a livello della tropopausa, il confine tra troposfera e stratosfera), infatti, soffia con una certa regolarità la "corrente a getto", un flusso d'aria in perenne rotazione attorno alla Terra. Nel caso di autorigeneranti, la corrente a getto opera una sorta di "risucchio" dal basso verso l'alto, agevolando la risalita delle masse d'aria calde ed umide. Per questo dal satellite le celle temporalesche di questo tipo appaiono molto allungate, con l'estremità dell'incudine che si estende anche per centinaia di chilometri seguendo le correnti in quota.
autorigenerante su Trapani
L'autorigenerante del 16 settembre 2009 che ha imperversato su Trapani e dintorni.
Si noti la banda nuvolosa che dalla "testa" del temporale (cerchio giallo) si allunga sotto la spinta della corrente a getto.
Fonte:http://rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov/

Ma perché il temporale che stiamo descrivendo merita l'appellativo di "autorigenerante"? Perché una volta formatosi il primo cumulonembo, e quindi scaricatosi il primo temporale, questo verrà trascinato via dalle forti correnti in quota, ma rapidamente il suo posto verrà preso da un nuovo cumulonembo, grazie alla presenza degli intensi moti convettivi che porteranno verso l'alto nuove e grandi quantità di vapore. Anche il secondo cumulonembo andrà poi alla deriva, ma al suo posto se ne formerà un terzo e così via. Ad un osservatore il temporale apparirà fermo sul posto, e le quantità di precipitazioni misurate potranno essere di diverse decine, talvolta alcune centinaia di millimetri per metro quadrato, una buona parte della pioggia che cade annualmente su Bolzano!
Perché l'autorigenerante si dissolva dovranno venire a mancare uno o più fattori: l'attenuazione della corrente a getto, un cambio nel profilo termico e quindi nell'instabilità dell'atmosfera a causa dell'arrivo di correnti di diversa natura, del riscaldamento solare o del passaggio dal giorno alla notte.
Va precisato che, in questi fenomeni devastanti, il cambio climatico c’entra poco o nulla. I "mostri autorigeneranti", così come intense nevicate, periodi di siccità ecc. si sono sempre verificati, perché il tempo atmosferico, ovvero il tempo "istantaneo", ha da sempre caratteristiche di forte volubilità. Non è chiamando in causa ad ogni piè sospinto l'effetto serra ed il "global warming" che si spiegano (e si affrontano) questi fenomeni. L'uomo può fare molto in termini di prevenzione, evitando per esempio di costruire vicino o addirittura a ridosso delle fiumare o di versanti geologicamente instabili.
Un ultimo appunto: in inverno, soprattutto lungo la costa tirrenica settentrionale, esiste la possibilità di temporali nevosi autorigeneranti. Il destino voglia che, almeno una volta nella vita, io possa assistere ad una tale meraviglia!

Marco Bonatti

COMUNICATO STAMPA PROTEZIONE CIVILE

Maltempo: ancora temporali al sud
9 novembre 2011

Una depressione centrata sul Mar Ionio continuerà a determinare una spiccata instabilità sulle estreme regioni meridionali.
Sulla base dei modelli previsionali disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che prevede, a partire da oggi, la persistenza di precipitazioni diffuse, a carattere di rovescio o temporale anche di forte intensità, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia.

I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Il Dipartimento della Protezione civile seguirà l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile.

FURIA TEMPORALESCA IN SICILIA.

Alle ore 23 di ieri (martedì 8) due nuclei temporaleschi colpiscono il settore ovest della nostra isola spostandosi verso est... Situazione già allarmante nella prima mattinata di oggi (9novembre) e i forum si riempiono di segnalazioni. Ecco alcune significative segnalazioni prese sul forum de ilmeteo.it .

Mega black out nella Sicilia orientale --> I fulmini che hanno colpito la parte orientale della Sicilia, hanno provocato guasti alle reti elettriche a media tensione e ad alcune cabine dell'Enel. I tecnici dell'Enel hanno progressivamente rialimentato tutte le linee. Attualmente nella parte orientale dell'isola sono circa 10 mila le persone senza energia elettrica. L'Enel prevede che la situazione possa tornare alla normalità nelle prossime ore.

Esondato il Letojanni --> A Gaggi e Letojanni le strade sono allagate e ci sono state delle frane. E' anche esondato il torrente Letojanni e fango e detriti sono stati trasportati in stada bloccando la circolazione delle auto.

Messinese --> Segnalazioni di accumuli superiori ai 100 mm, suonano le sirene preallarme.
In molte zone la gente si sta iniziando a rifugiare ai piani alti delle abitazioni.

Provincia di Catania, un paese invaso dai detriti --> L'esondazione del torrente Beatrice ha provocato gravi problemi per le strade di Calatabiano, un paese del Catanese al confine con Messina. Chiuso il casello di Fiumefreddo dell'autostrada Catania-Messina. "Fortunatamente non sembrano esserci danni alle persone - dice il sindaco Antonino Petralia - ma diversi quartieri del paese sono stati invasi dal fango e da detriti e dalla pioggia e da frane dalle vicine colline. Ci sono case piene di fango dove stanno lavorando vigili del fuoco e volontari. Ho fatto intervenire delle imprese locali".

Smottamenti nel Messinese, case isolate -- > A Messina e provincia i vigili del fuoco hanno eseguito molti interventi per liberare le strade dall'acqua e dal fango. La situazione peggiore è nella zona ionica del messinese: a Santa Teresa, Giardini, Letojanni e Gaggi. In quest'ultimo comune ci sono circa una ventina di case isolate per smottamenti. Fango è sceso in strada dai costoni rocciosi a Giampilieri e Scaletta Zanclea, i paesi colpiti dall'alluvione del 2009 dove morirono 37 persone. A Messina molti scantinati e strade sono allagati e il traffico è in tilt. Sarà allarme meteo anche per le prossime 12-18 ore.

Il sindaco di Messina ordina di trattenere gli studenti nelle scuole

Messina, alunni autorizzati a uscire --> Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha disposto l'uscita degli alunni dalle scuole, annullando la precedente decisione di farli rimanere nelle classi a causa del nubifragio che ha interessato la città.

Fonte: Forum de ilmeteo.it

5 nov 2011

Genova in ginocchio!

Un uomo viene trascinato via dalla corrente, una ragazza alla finestra in preda al panico. La città paralizzata. In questo video i momenti più impressionanti dell'alluvione che venerdì 4 novembre 2011 ha colpito la città di Genova. Il bilancio provvisorio è di 7 morti, alcuni dispersi e decine di feriti. Tra le vittime anche una mamma albanese e i suoi due figli. Via Tolemaide, corso Torino, Corso Sardegna, il lungomare... Genova è una città in ginocchio.